Puccini – Tosca

TOSCA

Melodramma in tre atti

Music: Giacomo Puccini
Libretto: Luigi Illica, Giuseppe Giacosa
Consulted source, Printed libretto, Milano, 1899
Consulted copy: Biblioteca Nazionale Centrale, Firenze

Image: Bernardo Bellotto, View of the Tiber in Rome with the Castel Sant’Angelo, 1783, Detroit Institute of Arts

 

 

 

 

SCENA 1
Angelotti
ANGELOTTI Ah!… Finalmente! Nel terror mio stolto
vedea ceffi di birro in ogni volto.
La pila… la colonna…
A piè della Madonna
mi scrisse mia sorella…
Ecco la chiave!… ed ecco la Cappella!
Ecco la chiave!… ed ecco la Cappella!
SCENA 2
Sagrestano
SAGRESTANO E sempre lava!… Ogni pennello è sozzo
peggio d’un collarin d’uno scagnozzo.
Signor pittore… Tò!…
Nessuno! Avrei giurato
che fosse ritornato
il Cavalier Cavaradossi.
No, sbaglio. – Il paniere è intatto.
Angelus Domini nuntiavit Mariae,
Et concepit de Spiritu Sancto.
Ecce ancilla Domini,
Fiat mihi secundum verbum tuum.
Et Verbum caro factum est,
Et habitavit in nobis…
SCENA 3
Cavaradossi, Sagrestano
CAVARADOSSI Che fai?
SAGRESTANO Recito l’Angelus.
O sante ampolle! Il suo ritratto!
CAVARADOSSI Di chi?
SAGRESTANO Di quell’ignota
che i dì passati a pregar qui venìa…
Tutta devota e pia.
CAVARADOSSI È vero. E tanto ell’era
infervorata nella sua preghiera
ch’io ne pinsi, non visto, il bel sembiante.
SAGRESTANO (Fuori, Satana, fuori!)
CAVARADOSSI Dammi i colori!
Recondita armonia
di bellezze diverse!… È bruna Floria,
l’ardente amante mia…
SAGRESTANO Scherza coi fanti e lascia stare i santi!
CAVARADOSSI E te, beltade ignota,
cinta di chiome bionde!
Tu azzurro hai l’occhio, Tosca ha l’occhio nero!
SAGRESTANO Scherza coi fanti e lascia stare i santi!
CAVARADOSSI L’arte nel suo mistero
le diverse bellezze insiem confonde;
ma nel ritrar costei
il mio solo pensiero, Tosca, sei tu!
SAGRESTANO Queste diverse gonne
che fanno concorrenza alle Madonne
mandan tanfo d’Inferno.
Ma con quei cani di volterriani
nemici del santissimo governo
non s’ha da metter voce!…
Già sono impenitenti tutti quanti!
Facciam piuttosto il segno della croce.
Eccellenza, vado?
CAVARADOSSI Fa il tuo piacere!
SAGRESTANO Pieno è il paniere…
Fa penitenza?
CAVARADOSSI Fame non ho.
SAGRESTANO Ah!… Mi rincresce!…
Badi, quand’esce chiuda.
CAVARADOSSI Va’!
SAGRESTANO Vo!
SCENA 4
Cavaradossi, Angelotti, Tosca
CAVARADOSSI Gente là dentro!!…
ANGELOTTI Voi? Cavaradossi!
Vi manda Iddio!
Non mi ravvisate?
Il carcere m’ha dunque assai mutato!
CAVARADOSSI Angelotti! Il Console
della spenta repubblica romana!
ANGELOTTI Fuggii pur ora da Castel Sant’Angelo!
CAVARADOSSI Disponete di me!
TOSCA Mario!
CAVARADOSSI Celatevi!
È una donna… gelosa.
Un breve istante
e la rimando.
TOSCA Mario!
CAVARADOSSI Eccomi!
ANGELOTTI Sono stremo di forze, più non reggo…
CAVARADOSSI In questo panier v’è cibo e vino.
ANGELOTTI Grazie!
CAVARADOSSI Presto!
SCENA 5
Cavaradossi, Tosca
TOSCA Mario!
CAVARADOSSI Son qui!
Perché chiuso?
CAVARADOSSI Lo vuole il sagrestano…
TOSCA A chi parlavi?
CAVARADOSSI A te!
TOSCA Altre parole bisbigliavi. Ov’è?
CAVARADOSSI Chi?
TOSCA Colei!… Quella donna!…
Ho udito i lesti
passi ed un fruscio di vesti…
CAVARADOSSI Sogni!
TOSCA Lo neghi?
CAVARADOSSI Lo nego e t’amo!
TOSCA Oh! Innanzi alla Madonna…
No, Mario mio,
lascia pria che la preghi, che l’infiori…
Ora stammi a sentir, stasera canto,
ma è spettacolo breve. Tu m’aspetti
sull’uscio della scena
e alla tua villa andiam soli, soletti.
CAVARADOSSI Stasera!
TOSCA È luna piena
e il notturno effluvio floreal
inebria il cor! Non sei contento?
CAVARADOSSI Tanto!
TOSCA Tornalo a dir!
CAVARADOSSI Tanto!
TOSCA Lo dici male…
Non la sospiri la nostra casetta
che tutta ascosa nel verde ci aspetta?
Nido a noi sacro, ignoto al mondo inter,
pien d’amore e di mister?
Al tuo fianco sentire
per le silenziose
stellate ombre, salir
le voci delle cose!…
Dai boschi e dai roveti,
dall’arse erbe, dall’imo
dei franti sepolcreti
odorosi di timo,
la notte escon bisbigli
di minuscoli amori
e perfidi consigli
che ammolliscono i cuori.
Fiorite, o campi immensi, palpitate
aure marine nel lunare albor,
piovete voluttà, volte stellate!
Arde a Tosca folle amor!
CAVARADOSSI Mi avvinci nei tuoi lacci
mia sirena, verrò!
Or lasciami al lavoro.
TOSCA Mi discacci?
CAVARADOSSI Urge l’opra, lo sai!
TOSCA Vado
Chi è quella donna bionda lassù?
CAVARADOSSI La Maddalena.
Ti piace?
TOSCA È troppo bella!
CAVARADOSSI Prezioso elogio!
TOSCA Ridi?
Quegli occhi cilestrini già li vidi…
CAVARADOSSI Ce n’è tanti pel mondo!…
TOSCA Aspetta… Aspetta…
E l’Attavanti!…
CAVARADOSSI Brava!
TOSCA La vedi? T’ama?
Tu l’ami?…
CAVARADOSSI Fu puro caso…
TOSCA Quei passi e quel bisbiglio…
Ah! Qui stava pur ora!
CAVARADOSSI Vien via!
TOSCA Ah, la civetta!
A me, a me!
CAVARADOSSI La vidi ieri, ma fu puro caso…
A pregar qui venne… Non visto
la ritrassi.
TOSCA Giura!
CAVARADOSSI Giuro!
TOSCA Come mi guarda fiso!
CAVARADOSSI Vien via!
TOSCA Di me beffarda, ride.
CAVARADOSSI Follia!
TOSCA Ah, quegli occhi!
CAVARADOSSI Quale occhio al mondo può star di paro
all’ardente occhio tuo nero?
È qui che l’esser mio s’affisa intero.
Occhio all’amor soave, all’ira fiero!
Qual altro al mondo può star di paro
all’occhio tuo nero!…
TOSCA Oh, come la sai bene
l’arte di farti amare!
Ma… falle gli occhi neri!…
CAVARADOSSI Mia gelosa!
TOSCA Sì, lo sento… ti tormento
senza posa.
CAVARADOSSI Mia gelosa!
TOSCA Certa sono del perdono
se tu guardi al mio dolor!
CAVARADOSSI Mia Tosca idolatrata,
ogni cosa in te mi piace;
l’ira audace
e lo spasimo d’amor!
TOSCA Dilla ancora
la parola che consola…
Dilla ancora!
CAVARADOSSI Mia vita, amante inquieta,
dirò sempre: “Floria, t’amo!”
Ah, l’alma acquieta,
sempre “t’amo” ti dirò!
TOSCA Dio! quante peccata!
M’hai tutta spettinata!
CAVARADOSSI Or va, lasciami!
TOSCA Tu fino a stassera
stai fermo al lavoro. E mi prometti:
sia caso o fortuna,
sia treccia bionda o bruna,
a pregar non verrà donna nessuna!
CAVARADOSSI Lo giuro, amore!… Va!
TOSCA Quanto m’affretti!
CAVARADOSSI Ancora?
TOSCA No, perdona!
CAVARADOSSI Davanti alla Madonna?
TOSCA È tanto buona!
Ma falle gli occhi neri!
SCENA 6
Cavaradossi, Angelotti
CAVARADOSSI È buona la mia Tosca, ma credente
al confessor nulla tiene celato, ond’io mi tacqui.
È cosa più prudente.
ANGELOTTI Siam soli?
CAVARADOSSI Sì. Qual è il vostro disegno?
ANGELOTTI A norma degli eventi, uscir di Stato
o star celato in Roma… Mia sorella…
CAVARADOSSI L’Attavanti?
ANGELOTTI Sì… ascose un muliebre
abbigliamento là sotto l’altare…
Vesti, velo, ventaglio…
Appena imbruni
indosserò quei panni…
CAVARADOSSI Or comprendo!
Quel fare circospetto
e il pregante fervore
in giovin donna e bella
m’avean messo in sospetto
di qualche occulto amor!
Or comprendo!
Era amor di sorella!
ANGELOTTI Tutto ella ha osato
onde sottrarmi a Scarpia, scellerato!
CAVARADOSSI Scarpia?! Bigotto satiro che affina
colle devote pratiche
la foia libertina
e strumento al lascivo talento
fa il confessore e il boia!
La vita mi costasse, vi salverò!
Ma indugiar fino a notte è mal sicuro…
ANGELOTTI Temo del sole!
CAVARADOSSI La cappella mette
a un orto mal chiuso, poi c’è un canneto
che va lungi pei campi a una mia villa.
ANGELOTTI M’è nota…
CAVARADOSSI Ecco la chiave…   innanzi sera
io vi raggiungo, portate con voi
le vesti femminili…
ANGELOTTI Ch’io le indossi?
CAVARADOSSI Per or non monta, il sentier è deserto…
ANGELOTTI Addio!
CAVARADOSSI Se urgesse il periglio, correte
al pozzo del giardin. L’acqua è nel fondo,
ma a mezzo della canna, un picciol varco
guida ad un antro oscuro,
rifugio impenetrabile e sicuro!
ANGELOTTI Il cannon del castello!
CAVARADOSSI Fu scoperta
la fuga! Or Scarpia i suoi sbirri sguinzaglia!
ANGELOTTI Addio!
CAVARADOSSI Con voi verrò! Staremo all’erta!
ANGELOTTI Odo qualcun!
CAVARADOSSI Se ci assalgon, battaglia!
SCENA 7
Sagrestano, Allievi e Cantori, Chierici, Confratelli
SAGRESTANO Sommo giubilo, Eccellenza!
Non c’è più! Ne son dolente!
Chi contrista un miscredente
si guadagna un’indulgenza!
Tutta qui la cantoria!
Presto!
ALLIEVI Dove?
SAGRESTANO In sagrestia…
ALCUNI Ma che avvenne?
SAGRESTANO Nol sapete?
Bonaparte… scellerato…
Bonaparte…
ALCUNI Ebben? Che fu?
SAGRESTANO Fu spennato, sfracellato,
è piombato a Belzebù!
ALTRI Chi lo dice?
È sogno!
È fola!
SAGRESTANO È veridica parola;
or ne giunse la notizia!
TUTTI Si festeggi la vittoria!
SAGRESTANO E questa sera
gran fiaccolata
veglia di gala a Palazzo Farnese,
ed un’apposita
nuova cantata
con Floria Tosca!…
E nelle chiese
inni al Signore!
Or via a vestirvi,
non più clamor!
Via… via… in sagrestia!
TUTTI Doppio soldo… Te Deum… Gloria!
Viva il Re!… Si festeggi la vittoria!
SCENA 8
Scarpia, Sagrestano, Spoletta
SCARPIA Un tal baccano in chiesa! Bel rispetto!
SAGRESTANO Eccellenza! il gran giubilo…
SCARPIA Apprestate per il te Deum.
Tu resta!
SAGRESTANO Non mi muovo
SCARPIA E tu va, fruga ogni angolo,
raccogli ogni traccia
SPOLETTA Sta bene!
SCARPIA Occhio alle porte,
senza dar sospetti.
Ora a te! Pesa
le tue risposte. Un prigionier di Stato
fuggì pur ora da Castel Sant’Angelo…
S’è rifugiato qui…
SAGRESTANO Misericordia!
SCARPIA Forse c’è ancora.
Dov’è la Cappella degli Attavanti?
SAGRESTANO Eccola.
Aperta! Arcangeli!
E un’altra chiave!
SCARPIA Buon indizio… Entriamo.
(Fu grave sbaglio
quel colpo di cannone! Il mariolo
spiccato ha il volo, ma lasciò una preda…
preziosa… un ventaglio.)
Qual complice il misfatto preparò?
La marchesa Attavanti!…
Il suo stemma!…
Il suo ritratto!
Chi fe’ quelle pitture?
SAGRESTANO Il cavalier Cavaradossi…
SCARPIA Lui!
SAGRESTANO Numi! Il paniere!
SCARPIA Lui! L’amante di Tosca! Un uom sospetto!
Un volterrian!
SAGRESTANO Vuoto?… Vuoto!
SCARPIA Che hai detto?
Che fu?…
SAGRESTANO Si ritrovò nella Cappella
questo panier.
SCARPIA Tu lo conosci?
SAGRESTANO Certo!
È il cesto del pittor… ma… nondimeno…
SCARPIA Sputa quello che sai.
SAGRESTANO Io lo lasciai ripieno
di cibo prelibato…
Il pranzo del pittor!…
SCARPIA Avrà pranzato!
SAGRESTANO Nella Cappella?
Non ne avea la chiave
né contava pranzar… disse egli stesso.
Onde l’avea già messo…
al riparo.
(Libera me Domine!)
SCARPIA (Or tutto è chiaro…
la provvista del sacrista
d’Angelotti fu la preda!)
Tosca? Che non mi veda.
(Per ridurre un geloso allo sbaraglio
Jago ebbe un fazzoletto… ed io un ventaglio!…
SCENA 9
Tosca, Scarpia, Sagrestano
TOSCA Mario?! Mario?!
SAGRESTANO Il pittor Cavaradossi?
Chi sa dove sia?
Svanì, sgattaiolò
per sua stregoneria.
TOSCA Ingannata? No!… no!
Tradirmi egli non può!
SCARPIA Tosca gentile la mano mia
la vostra aspetta, piccola manina,
non per galanteria
ma per offrirvi l’acqua benedetta.
TOSCA Grazie, signor!
SCARPIA Un nobile
esempio è il vostro. Al cielo
piena di santo zelo
attingete dell’arte il magistero
che la fede ravviva!
TOSCA Bontà vostra…
SCARPIA Le pie donne son rare…
Voi calcate la scena…
E in chiesa ci venite per pregar…
TOSCA Che intendete?…
SCARPIA E non fate come certe sfrontate
che han di Maddalena
viso e costumi…
e vi trescan d’amore!
TOSCA Che? D’amore? Le prove!
SCARPIA È arnese da pittore questo?
TOSCA Un ventaglio? Dove stava?
SCARPIA Là su quel palco. Qualcun venne
certo a sturbar gli amanti
ed essa nel fuggir perdé le penne!…
TOSCA La corona! Lo stemma! È l’Attavanti!
Presago sospetto!
SCARPIA (Ho sortito l’effetto!)
TOSCA Ed io venivo a lui tutta dogliosa
per dirgli: invan stassera,
il ciel s’infosca…
l’innamorata Tosca
è prigioniera… dei regali tripudi.
SCARPIA (Già il veleno l’ha rosa!)
O che v’offende,
dolce signora?…
Una ribelle
lagrima scende
sovra le belle
guancie e le irrora;
dolce signora,
che mai v’accora?
TOSCA Nulla!
SCARPIA Darei la vita
per asciugar quel pianto.
TOSCA Io qui mi struggo e intanto
d’altra in braccio le mie smanie deride!
SCARPIA (Morde il veleno!)
TOSCA Dove son? Potessi
coglierli, i traditori!
Oh qual sospetto!
Ai doppi amori
è la villa ricetto!
Traditor!
Oh mio bel nido insozzato di fango!
Vi piomberò inattesa!
Tu non l’avrai stasera. Giuro!
SCARPIA In chiesa!
TOSCA Dio mi perdona… Egli vede ch’io piango!
SCARPIA Tre sbirri… Una carrozza… presto!… seguila
dovunque vada!… non visto!… provvedi!
SPOLETTA Sta bene! Il convegno?
SCARPIA Palazzo Farnese!
Va’, Tosca! Nel tuo cuor s’annida Scarpia!…
È Scarpia che scioglie a volo
il falco della tua gelosia.
Quanta promessa nel tuo pronto sospetto!
CAPITOLO Adjutorum nostrum in nomine Domini
FOLLA Qui fecit coelum et terram
CAPITOLO Sit nomen Domini benedictum
FOLLA Et hoc nunc et usquem in saeculum.
SCARPIA A doppia mira
tendo il voler, né il capo del ribelle
è la più preziosa. Ah di quegli occhi
vittoriosi veder la fiamma
illanguidir con spasimo d’amor,
fra le mie braccia…
L’uno al capestro,
l’altra fra le mie braccia…
FOLLA Te Deum laudamus:
Te Dominum confitemur!
SCARPIA Tosca, mi fai dimenticare Iddio!
TUTTI Te aeternum Patrem
omnis terra veneratur!

 

SCENA 1
Scarpia, Sciarrone
SCARPIA Tosca è un buon falco!
Certo a quest’ora
i miei segugi le due prede azzannano!
Doman sul palco
vedrà l’aurora
Angelotti e il bel Mario al laccio pendere.
Tosca è a palazzo?
SCIARRONE Un ciambellan ne uscia
pur ora in traccia…
SCARPIA Apri. Tarda è la notte…
Alla cantata ancor manca la Diva,
e strimpellan gavotte.
Tu attenderai la Tosca in sull’entrata.
Le dirai ch’io l’aspetto
finita la cantata…
O meglio…
Le darai questo biglietto.
Ella verrà… per amor del suo Mario!
Per amor del suo Mario… al piacer mio
s’arrenderà. Tal dei profondi amori,
è la profonda miseria. Ha più forte
sapore la conquista violenta
che il mellifluo consenso. Io di sospiri
e di lattiginose albe lunari
poco mi appago. Non so trarre accordi
di chitarra, né oroscopo di fior
né far l’occhio di pesce,
o tubar come tortora!
Bramo. La cosa bramata
perseguo, me ne sazio e via la getto…
volto a nuova esca. Dio creò diverse
beltà e vini diversi… Io vo’ gustar
quanto più posso dell’opra divina!
SCIARRONE Spoletta è giunto.
SCARPIA Entri. In buon punto!
SCENA 2
Scarpia, Spoletta
SCARPIA O galantuomo, come andò la caccia?
SPOLETTA (Sant’Ignazio m’aiuta!)
Della signora seguimmo la traccia.
Giunti a un’erma villetta
tra le fratte perduta…
ella v’entrò. N’escì sola ben presto.
Allor scavalco lesto
il muro del giardin coi miei cagnotti
e piombo in casa…
SCARPIA Quel bravo Spoletta!
SPOLETTA Fiuto!… razzolo!… frugo!
SCARPIA Ah! L’Angelotti?
SPOLETTA Non s’è trovato.
SCARPIA Ah cane! Ah traditore!
Ceffo di basilisco.
Alle forche!
SPOLETTA Gesù!
C’era il pittor…
SCARPIA Cavaradossi?
SPOLETTA Ei sa dove l’altro s’asconde…
Ogni suo gesto,
ogni accento tradìa
tal beffarda ironia,
ch’io lo trassi in arresto!
SCARPIA Meno male!
SPOLETTA Egli è là.
TOSCA, CORO Sale, ascende l’uman cantico,
varca spazi, varca cieli,
per ignoti soli empirei,
profetati dai Vangeli,
a te giunge o re dei re,
questo canto voli a te.
A te quest’inno voli
sommo Iddio della vittoria.
Dio che fosti innanzi ai secoli
alle cantiche degli angeli
quest’inno di gloria
or voli a te!
SCARPIA Introducete il Cavaliere.
A me
Roberti e il Giudice del Fisco.
SCENA 3
Spoletta, Cavaradossi
CAVARADOSSI Tal violenza!
SCARPIA Cavalier, vi piaccia accomodarvi…
CAVARADOSSI Vo’ saper…
SCARPIA Sedete…
CAVARADOSSI Aspetto.
SCARPIA E sia!
V’è noto che un prigione…
CAVARADOSSI La sua voce!…
SCARPIA … v’è noto che un prigione
oggi è fuggito da Castel Sant’Angelo?
CAVARADOSSI Ignoro.
SCARPIA Eppur, si pretende che voi
l’abbiate accolto in Sant’Andrea,
provvisto
di cibo e di vesti…
CAVARADOSSI Menzogna!
SCARPIA … e guidato
ad un vostro podere suburbano…
CAVARADOSSI Nego. Le prove?
SCARPIA Un suddito fedele…
CAVARADOSSI Al fatto. Chi mi accusa?
I vostri sbirri
invan frugar la villa.
Al fatto. Chi mi accusa?
SCARPIA Segno che è ben celato.
CAVARADOSSI Sospetti di spia!
SPOLETTA Alle nostre ricerche egli rideva…
CAVARADOSSI E rido ancor!
SCARPIA Questo è luogo di lacrime!
Or basta! Rispondete!
Dov’è Angelotti?
CAVARADOSSI Non lo so
SCARPIA Negate
d’avergli dato cibo?
CAVARADOSSI Nego.
SCARPIA E vesti?
CAVARADOSSI Nego.
SCARPIA E asilo nella villa?
E che là sia nascosto?
CAVARADOSSI Nego! nego!
SCARPIA Via, Cavaliere, riflettete: saggia
non è cotesta ostinatezza vostra.
Angoscia grande, pronta confessione
eviterà! Io vi consiglio, dite:
dov’è dunque Angelotti?
CAVARADOSSI non lo so.
SCARPIA Ancor,
l’ultima volta: dov’è?
CAVARADOSSI nol so!
SPOLETTA (O bei tratti di corda!)
SCENA 4
Tosca, Scarpia, Cavaradossi
SCARPIA (Eccola!)
TOSCA Mario?! tu qui?
CAVARADOSSI (Di quanto là vedesti, taci, o m’uccidi!)
SCARPIA Mario Cavaradossi,
qual testimone il giudice vi aspetta.
Pria le forme ordinarie… Indi… ai miei cenni…
Ed or fra noi da buoni amici.
Via quell’aria sgomentata…
TOSCA Sgomento alcun non ho…
SCARPIA La storia del ventaglio?
TOSCA Fu sciocca gelosia…
SCARPIA L’Attavanti non era dunque alla villa?
TOSCA No: egli era solo.
SCARPIA Solo?
Ne siete ben sicura?
TOSCA Nulla sfugge ai gelosi. Solo! solo!
SCARPIA Davver?!
TOSCA Solo, sì!
SCARPIA Quanto fuoco!
Par che abbiate paura di tradirvi.
Sciarrone, che dice il Cavalier?
SCIARRONE Nega.
SCARPIA Insistiamo.
TOSCA Oh, è inutil!
SCARPIA Lo vedremo, signora.
TOSCA Dunque, per compiacervi, si dovrebbe mentir?
SCARPIA No, ma il vero potrebbe abbreviargli
un’ora assai penosa…
TOSCA Un’ora penosa? Che vuol dir?
Che avviene in quella stanza?
SCARPIA È forza che si adempia
la legge.
TOSCA Oh! Dio!… Che avvien?
SCARPIA Legato mani e piè
il vostro amante ha un cerchio uncinato alle tempia,
che ad ogni niego ne sprizza sangue senza mercè!
TOSCA Non è ver, non è ver! Sogghigno di demone…
Un gemito? Pietà, pietà!
SCARPIA Sta in voi di salvarlo.
TOSCA Ebben… ma cessate!
SCARPIA Sciarrone,
sciogliete!
SCIARRONE Tutto?
SCARPIA Tutto.
Ed or la vertà…
TOSCA Ch’io lo veda!
SCARPIA No!
TOSCA Mario!
CAVARADOSSI Tosca!
TOSCA Ti fanno male ancor?
CAVARADOSSI No. Coraggio! Taci! Sprezzo il dolor!
SCARPIA Orsù, Tosca, parlate.
TOSCA Non so nulla!
SCARPIA Non vale
quella prova? Roberti, ripigliamo…
TOSCA No! Fermate!
SCARPIA Voi parlerete?
TOSCA No… mostro!
Lo strazi… l’uccidi!
SCARPIA Lo strazia quel vostro
silenzio assai più.
TOSCA Tu ridi…
all’orrida pena?
SCARPIA Mai Tosca alla scena
più tragica fu!
Aprite le porte
che n’oda i lamenti!
CAVARADOSSI Vi sfido!
SCARPIA Più forte! Più forte!
CAVARADOSSI Vi sfido!
SCARPIA Parlate…
TOSCA Che dire?
SCARPIA Su, via!
TOSCA Ah! non so nulla!
dovrei mentir?
SCARPIA Dite dov’è Angelotti? parlate
su, via, dove celato sta?
TOSCA No! Ah! Più non posso! Che orror!
Cessate il martir! È troppo il soffrir!
CAVARADOSSI Ahimè!
TOSCA Mario, consenti
ch’io parli?
CAVARADOSSI No!
TOSCA Ascolta,
non posso più…
CAVARADOSSI Stolta, che sai?… che puoi dir?
SCARPIA Ma fatelo tacere!
TOSCA Che v’ho fatto in vita mia? Son io
che così torturate!… Torturate
l’anima…
Sì, l’anima mi torturate!
SPOLETTA Judex ergo, cum sedebit,
Quidquid latet apparebit,
Nil inultum remanebit.
TOSCA Nel pozzo… nel giardino…
SCARPIA Là è Angelotti?
TOSCA Sì.
SCARPIA Basta, Roberti.
SCIARRONE È svenuto.
TOSCA Assassino!
Voglio vederlo.
SCARPIA Portatelo qui!
CAVARADOSSI Floria!
TOSCA Amore…
CAVARADOSSI Sei tu?
TOSCA Quanto hai penato
anima mia!.. Ma il giusto
Iddio lo punirà!
CAVARADOSSI Tosca, hai parlato?
TOSCA No, amor…
CAVARADOSSI Davvero?
SCARPIA Nel pozzo
del giardino. Va, Spoletta!
CAVARADOSSI M’hai tradito!
TOSCA Mario!
SCARPIA Maledetta!
SCIARRONE Eccellenza! quali nuove!
SCARPIA Che vuol dir quell’aria afflitta?
SCIARRONE Un messaggio di sconfitta…
SCARPIA Che sconfitta? Come? Dove?
SCIARRONE A Marengo…
SCARPIA Tartaruga!
SCIARRONE Bonaparte è vincitor!
SCARPIA Melas…
SCIARRONE No! Melas è in fuga!
CAVARADOSSI Vittoria! Vittoria!
L’alba vindice appar
che fa gli empi tremar!
Libertà sorge, crollan tirannidi!
Del sofferto martir
me vedrai qui gioir…
Il tuo cor trema, o Scarpia, carnefice!
TOSCA Mario, taci, pietà di me!
SCARPIA Braveggia, urla! T’affretta
a palesarmi il fondo
dell’alma ria!
Va, Moribondo,
il capestro t’aspetta!
Portatemelo via!
TOSCA Mario… con te…
SCARPIA Voi no!
SCENA 5
Tosca, Scarpia
TOSCA Salvatelo!
SCARPIA Io? Voi!
La povera mia cena fu interrotta.
Così accasciata? Via, mia bella
signora, sedete qui. Volete che
cerchiamo insieme il modo di salvarlo?
E allor… sedete… e favelliamo.
E intanto
un sorso. È vin di Spagna…
Un sorso
per rincorarvi.
TOSCA Quanto?
SCARPIA Quanto?
TOSCA Il prezzo!
SCARPIA Già. Mi dicon venal, ma a donna bella
non mi vendo a prezzo di moneta.
Se la giurata fede
devo tradir… ne voglio altra mercede.
Quest’ora io l’attendeva!
Già mi struggea
l’amor della diva!
Ma poc’anzi ti mirai
qual non ti vidi mai!
Quel tuo pianto era lava
ai sensi miei e il tuo sguardo
che odio in me dardeggiava,
mie brame inferociva.
Agil qual leopardo
ti avvinghiasti all’amante;
Ah! In quell’istante
t’ho giurata mia!
Mia!
Sì, t’avrò!
TOSCA Piuttosto giù mi avvento!
SCARPIA In pegno il Mario tuo mi resta!…
TOSCA Ah! miserabile…
l’orribile mercato!
SCARPIA Violenza non ti farò. Sei libera.
Va pure.
Ma è fallace speranza… la Regina
farebbe grazia ad un cadavere!
Come tu m’odii!
TOSCA Ah! Dio!
SCARPIA Così ti voglio!
TOSCA Non toccarmi, demonio! T’odio, t’odio,
abbietto, vile!
SCARPIA Che importa?!
Spasimi d’ira… spasimi d’amore!
TOSCA Vile!
SCARPIA Mia!
TOSCA Vile!
SCARPIA Mia!
TOSCA Aiuto!
SCARPIA Odi?
È il tamburo. S’avvia. Guida la scorta
ultima ai condannati. Il tempo passa!
Sai… quale oscura opra laggiù si compia?
Là… si drizza un patibolo!
Al tuo Mario,
per tuo voler, non resta che un’ora di vita.
TOSCA Vissi d’arte, vissi d’amore,
non feci mai male ad anima viva!…
Con man furtiva
quante miserie conobbi, aiutai…
Sempre con fe’ sincera,
la mia preghiera
ai santi tabernacoli salì.
Sempre con fe’ sincera
diedi fiori agli altar.
Nell’ora del dolore
perché, perché Signore,
perché me ne rimuneri così?
Diedi gioielli
della Madonna al manto,
e diedi il canto
agli astri, al ciel, che ne ridean più belli.
Nell’ora del dolore,
perché, perché Signore,
perché me ne rimuneri così?
SCARPIA Risolvi!
TOSCA Mi vuoi supplice ai tuoi piedi!
Vedi,
le man giunte io stendo a te!
Ecco… vedi…
e mercè d’un tuo detto,
vinta, aspetto…
SCARPIA Sei troppo bella, Tosca, e troppo
amante.
Cedo. A misero prezzo
tu, a me una vita, io, a te chieggo un istante!
TOSCA Va’! Va’! Mi fai ribrezzo!
SCARPIA Chi è là?
SPOLETTA Eccellenza, l’Angelotti al nostro
giungere si uccise.
SCARPIA Ebbene, lo si appenda
morto alle forche! E l’altro prigionier?
SPOLETTA Il Cavalier Cavaradossi?
È tutto pronto, Eccellenza!
TOSCA (Dio m’assisti!)
SCARPIA Aspetta.
Ebbene? Odi…
TOSCA Ma libero all’istante lo voglio!
SCARPIA Occorre simular. Non posso
far grazia aperta. Bisogna che tutti
abbian per morto il cavalier.
Quest’uomo
fido provvederà.
TOSCA Chi mi assicura
SCARPIA L’ordin ch’io gli darò voi qui presente.
Spoletta: chiudi.
Ho mutato d’avviso…
Il prigionier sia fucilato.
Attendi…
Come facemmo col Conte Palmieri…
SPOLETTA Un’uccisione…
SCARPIA … simulata!… Come
avvenne del Palmieri! Hai ben compreso?
SPOLETTA Ho ben compreso.
TOSCA Voglio avvertirlo io stessa.
SCARPIA E sia.
Le darai passo. Bada: all’ora quarta…
SPOLETTA Sì. Come Palmieri…
SCARPIA Io tenni la promessa…
TOSCA Non ancora.
Voglio un salvacondotto onde fuggir
dallo stato con lui.
SCARPIA Partir dunque volete?
TOSCA Sì, per sempre!
SCARPIA Si adempia il voler vostro.
E qual via scegliete?
TOSCA La più breve!
SCARPIA Civitavecchia?
TOSCA Sì.
SCARPIA Tosca, finalmente mia!…
TOSCA Questo è il bacio di Tosca!
SCARPIA Aiuto! muoio!
Soccorso! Muoio!
TOSCA Muori dannato! Muori, muori!
È morto! Or gli perdono!
E avanti a lui tremava tutta Roma!

 

SCENA 1
Pastore
PASTORE Io de’ sospiri.
Ve ne rimanno tanti
Pe’ quante foje
Ne smoveno li venti.
Tu me disprezzi.
Io me ci accoro,
Lampene d’oro
Me fai morir!
SCENA 2
Carceriere, Cavaradossi
CARCERIERE Mario Cavaradossi?
A voi.
Vi resta un’ora…
Un sacerdote i vostri cenni attende.
CAVARADOSSI No! Ma un’ultima grazia
io vi richiedo…
CARCERIERE Se posso…
CAVARADOSSI Io lascio al mondo
una persona cara. Consentite
ch’io le scriva un sol motto.
Unico resto
di mia ricchezza è
questo anel… se promettete
di consegnarle il mio
ultimo addio,
esso è vostro…
CARCERIERE Scrivete.
CAVARADOSSI E lucevan le stelle…e olezzava
la terra… stridea l’uscio
dell’orto…e un passo sfiorava la rena…
Entrava ella, fragrante,
mi cadea fra le braccia…
Oh! dolci baci, o languide carezze,
mentr’io fremente
le belle forme disciogliea dai veli!
Svanì per sempre il sogno mio d’amore…
L’ora è fuggita…
E muoio disperato!
E non ho amato mai tanto la vita!…
SCENA 3
Tosca, Cavaradossi
CAVARADOSSI Franchigia a Floria Tosca…
TOSCA … e al cavaliere che l’accompagna.
Sei libero!
CAVARADOSSI Scarpia!
Scarpia che cede? La prima
sua grazia è questa…
TOSCA E l’ultima!
CAVARADOSSI Che dici?
TOSCA Il tuo sangue o il mio amore
volea… Fur vani scongiuri e pianti.
Invan, pazza d’orror,
alla Madonna mi volsi e ai Santi…
L’empio mostro dicea: già nei
cieli il patibol le braccia leva!
Rullavano i tamburi…
Rideva, l’empio mostro… rideva…
già la sua preda pronto a ghermir!
“Sei mia!” – Sì. – Alla sua brama
mi promisi. Lì presso
luccicava una lama…
Ei scrisse il foglio liberator,
venne all’orrendo amplesso…
Io quella lama gli piantai nel cor.
CAVARADOSSI Tu!?… di tua man l’uccidesti? Tu pia,
tu benigna, – e per me!
TOSCA N’ebbi le man
tutte lorde di sangue!
CAVARADOSSI O dolci mani mansuete e pure,
o mani elette a bell’opre e pietose,
a carezzar fanciulli, a coglier rose,
a pregar, giunte, per le sventure,
dunque in voi, fatte dall’amor secure,
giustizia le sue sacre armi depose?
Voi deste morte, o man vittoriose,
o dolci mani mansuete e pure!…
TOSCA Senti… l’ora è vicina; io già raccolsi
oro e gioielli… una vettura è pronta.
Ma prima… ridi amor… prima sarai
fucilato – per finta – ad armi scariche…
Simulato supplizio. Al colpo… cadi.
I soldati sen vanno… – e noi siam salvi!
Poscia a Civitavecchia… una tartana…
e via pel mar!
CAVARADOSSI Liberi!
TOSCA Chi si duole
in terra più? Senti effluvi di rose?!
Non ti par che le cose
aspettan tutte innamorate il sole?
CAVARADOSSI Amaro sol per te m’era morire,
da te la vita prende ogni splendore,
all’esser mio la gioia ed il desire
nascon di te, come di fiamma ardore.
Io folgorare i cieli e scolorire
vedrò nell’occhio tuo rivelatore,
e la beltà delle cose più mire
avrà sol da te voce e colore.
TOSCA Amor che seppe a te vita serbare,
ci sarà guida in terra, e in mar nocchier…
e vago farà il mondo riguardare.
Finché congiunti alle celesti sfere
dileguerem, siccome alte sul mare
a sol cadente,
nuvole leggere.
E non giungono…
Bada!
Al colpo, egli è mestiere,
che tu subito cada…
CAVARADOSSI Non temere
che cadrò sul momento e al naturale.
TOSCA Ma stammi attento di non farti male!
Con scenica scienza
io saprei la movenza…
CAVARADOSSI Parlami ancora come dianzi parlavi,
è così dolce il suon della tua voce!
TOSCA Uniti ed esulanti
diffonderem pel mondo i nostri amori,
armonie di colori…
Armonie di canti diffonderem!
TOSCA, CAVARADOSSI Trionfal, di nova speme
l’anima freme in celestial
crescente ardor.
Ed in armonico vol
già l’anima va
all’estasi d’amor.
TOSCA Gli occhi ti chiuderò con mille baci
e mille ti dirò nomi d’amor.
SCENA ULTIMA
Carceriere, Cavaradossi, Tosca
CARCERIERE L’ora!
CAVARADOSSI Son pronto.
TOSCA Tieni a mente… al primo
colpo… giù…
CAVARADOSSI Giù.
TOSCA Non rialzarti innanzi
ch’io ti chiami.
CAVARADOSSI No, amore!
TOSCA E cadi bene.
CAVARADOSSI Come la Tosca in teatro.
TOSCA Non ridere…
CAVARADOSSI Così?
TOSCA Così.
TOSCA Com’è lunga l’attesa!
Perché indugiano ancor?… Già sorge il sole…
Perché indugiano ancora?… è una commedia,
lo so… ma questa angoscia eterna pare!…
Ecco!… Apprestano l’armi…
Com’è bello il mio Mario!
Là! Muori!
Ecco un artista!
O Mario, non ti muovere…
S’avviano… taci! Vanno… scendono.
Ancora non ti muovere…
Mario, su presto!
Andiamo!… su!…
O Mario… morto… tu.. così… Finire
così!! Così?… povera Floria tua!
SCIARRONE Vi dico pugnalato!
VOCI Scarpia?
SPOLETTA La donna è Tosca!
VOCI Che non sfugga!
SPOLETTA, SCIARRONE Attenti
agli sbocchi delle scale!
SCIARRONE È lei!
SPOLETTA Ah! Tosca, pagherai
ben cara la sua vita!…
TOSCA Colla mia!
O Scarpia, avanti a Dio!