ZERLINA – Don Giovanni – Mozart

ZERLINA

Don Giovanni
Libretto by Lorenzo da Ponte for Wolfgang Amadeus Mozart

 

 

 

Album price: 7,00

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SCENA 7
Giovinette che fate all’amore,
non lasciate che passi l’età.
Se nel seno vi bulica il core,
il rimedio vedetelo qua.
Che piacer, che piacer che sarà!
Vieni, vieni, carino godiamo
e cantiamo e balliamo e saltiamo.
Che piacer, che piacer che sarà!
SCENA 8
Sì Signore,
e la sposa son io.
Oh il mio Masetto
è un uom d’ottimo core.
Zerlina.
Va’, non temere!
Nelle mani son io d’un cavaliere.
E per questo
non c’è da dubitar.
SCENA 9
Recitativo
Signore, è mio marito…
Ma signor, io gli diedi
parola di sposarlo.
Ah non vorrei…
Al fine,
ingannata restar; io so che rado
colle donne voi altri cavalieri
siete onesti e sinceri.
Voi?
Duetto
Vorrei, e non vorrei,
mi trema un poco il cor;
felice, è ver, sarei,
ma può burlarmi ancor.
Mi fa pietà Masetto.
Presto non son più forte.
Andiam, andiam, mio bene,
a ristorar le pene
d’un innocente amor.
SCENA 10
Recitativo
Meschina, cosa sento!
Ma signor cavaliere…
è ver quel ch’ella dice?
SCENA 16
Recitativo
Masetto, senti un po’… Masetto, dico!
Perché?
Ah no, taci, crudele.
Io non merto da te tal trattamento!
Ma se colpa io non ho! Ma se da lui
ingannata rimasi; e poi che temi?
Tranquillati, mia vita,
non mi toccò la punta delle dita.
Non me lo credi? ingrato!
Vien qui, sfogati, ammazzami, fa’ tutto
di me quel che ti piace.
Ma poi, Masetto mio, ma poi fa’ pace.
Aria
Batti, batti, o bel Masetto,
la tua povera Zerlina.
Starò qui come agnellina
le tue botte ad aspettar.
Lascerò straziarmi il crine,
lascerò cavarmi gli occhi,
e le care tue manine
lieta poi saprò baciar.
Ah lo vedo, non hai core.
Pace, pace, o vita mia,
in contenti ed allegria
notte e dì vogliam passar.
Recitativo
Ah Masetto, Masetto! Odi la voce
del monsù cavaliero?
Verrà!
Ah se vi fosse
un buco da fuggir!
Finale
Senti… Senti, dove vai?
Non t’asconder, o Masetto,
se ti trova, poveretto,
tu non sai quel che può far.
Ah non giovan le parole!
Che capriccio ha nella testa!
(Quell’ingrato, quel crudele
oggi vuol precipitar.)
SCENA 20
Troppo dolce comincia la scena,
in amaro potria terminar.
Sua bontà!
Quel Masetto mi par stralunato,
brutto brutto si fa quest’affar.
Oh numi! Son tradita!
Gente, aiuto! Aiuto, gente!
Scellerato!
Soccorretemi, o son morta!
L’empio crede con tal frode
di nasconder l’empietà.
Traditore!
Tutto, tutto già si sa.
Trema, trema, o scellerato!
Saprà tosto il mondo intero
il misfatto orrendo e nero,
la tua fiera crudeltà.
Odi il tuon della vendetta,
che ti fischia intorno intorno;
sul tuo capo in questo giorno
il suo fulmine cadrà!

 

SCENA 6
Recitativo
Mi parve di sentire
la voce di Masetto.
Cosa è stato?
Oh poveretta me! Chi?
Crudel! Non tel diss’io
che con questa tua pazza gelosia
ti ridurresti a qualche brutto passo?
Dove ti duole?
E poi?
E poi non ti duol altro?
Via via, non è gran mal, se il resto è sano.
Vientene meco a casa,
purché tu mi prometta
d’essere men geloso,
io, io ti guarirò, caro il mio sposo.
Aria
Vedrai, carino,
se sei buonino,
che bel rimedio
ti voglio dar.
È naturale,
non dà disgusto,
e lo speziale
non lo sa far.
È un certo balsamo
che porto addosso,
dare tel posso,
se il vuoi provar.
Saper vorresti
dove mi sta?
Sentilo battere,
toccami qua!
SCENA 8
Sestetto
Ferma, briccone,
dove ten vai?
Ah mora il perfido
che m’ha tradito!
Dei! Leporello!
Che inganno è questo!
Stupido resto…
Che mai sarà?
Mille torbidi pensieri
mi s’aggiran pel cervello;
che disordin è mai quello,
che impensata novità!
SCENA 9
Recitativo
Dunque quello sei tu che il mio Masetto
poco fa crudelmente maltrattasti?
A me tocca punirti.
SCENA ULTIMA
Ah dove è il perfido,
dov’è l’indegno?
Tutto il mio sdegno
sfogar io vo.
Cos’è, favella…
Via, presto, sbrigati…
Stelle! che sento!
Ah certo è l’ombra
che s’incontrò!
Noi, a casa andiamo
a cenar in compagnia.
Resti dunque quel birbon
con Proserpina e Pluton;
e noi tutti, o buona gente,
ripetiam allegramente
l’antichissima canzon.
Questo è il fin di chi fa mal:
e de’ perfidi la morte
alla vita è sempre ugual.