Berta – Il barbiere di Siviglia

BERTA

IL BARBIERE DI SIVIGLIA

Libretto by Cesare Sterbini for Gioacchino Rossini

 

 

Album price: 2,00

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SCENA 7
Venne… ma io…
SCENA 12
Recitativo
Finora i questa camera
mi parve di sentir un mormorio.
Sarà stato il tutor. Colla Pupilla
non ha un’ora di ben. Queste ragazze
non la voglion capir.
Battono.
Vengo. Eccì! Ancora dura.
Quel tabacco m’ha posta in sepoltura.
SCENA 14
Il barbiere… uh, quanta gente!
Non capisco, son di stucco.
Qualche imbroglio qui ci sta.
Via, fermatevi, Signore.
Genti, aiuto, soccorretelo!
Genti, aiuto, per pietà!
SCENA 15
Zitto, Dottore!
Fermo, Signore!
Fate silenzio,
per carità.
La forza! Oh diavolo!
L’avete fatta!
Quest’avventura,
Ah, come diavolo
mai finirà?
SCENA ULTIMA
Cava la sciabla.
Fredda ed immobile
come una statua,
fiato non restami
da respirar.
Ma se noi…
Ma se poi…
Mi par d’esser con la testa
in un’orrida fucina,
dove cresce e mai non resta
delle incudini sonore
l’importuno strepitar.
Alternando questo e quello
pesantissimo martello
fa con barbara armonia
muri e volte rimbombar.
E il cervello, poverello,
già stordito, sbalordito,
non ragiona, si confonde,
si riduce ad impazzar.

 

SCENA 6
Recitativo
Che vecchio sospettoso. Vada pure
e ci stia finché crepa.
Sempre gridi e tumulti in questa casa.
Si litiga, si piange, si minaccia,
non v’è un’ora di pace
con questo vecchio avaro e brontolone.
Oh, che casa! Oh, che casa in confusione!
Aria
Il vecchietto cerca moglie,
vuol marito la ragazza.
Quello freme, questa è pazza.
tutti e due son da legar.
Ma che cosa è questo amore
che fa tutti delirar?
Egli è un male universale,
una smania, un certo ardore
che nel core dà un tormento,
poverina, anch’io lo sento,
né so come finirà.
Ah vecchiaia maledetta
che disdetta singolar!
Niun mi bada, niun mi vuole,
son da tutti disprezzata
e vecchietta disperata
mi convien così crepar.


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